Appena letto il titolo non ho resistito e sono uscito a comprarlo!
Ti lascio con la recensione di seguito e con un’idea per l’estate…
(ANSA) – ROMA, 18 GIU – Tornare al cinema? “Non penso proprio, ci si alza troppo presto e si va a letto troppo tardi, non ho più di queste pulsioni, forse ho fatto troppi film… Ma un nuovo fumetto con Ivo Milazzo lo farei subito”. Lo dice Ettore Scola, che ha incontrato il pubblico nella libreria Borri della Stazione Termini, a Roma, per parlare di Un drago a forma di nuvola, la storia tratta dalla sua sceneggiatura (scritta con la figlia Silvia Scola e Furio Scarpelli), mai diventata un film e trasformata ora una graphic novel, pubblicata da Bao Publishing e affidata alle matite e ai pennelli di Ivo Milazzo, il creatore grafico di Ken Parker. “Quando mi hanno proposto di fare un album a fumetti di un film non fatto che parlava di amori, malumori, pensieri, credevo sarebbe stato impossibile perchè nella storia c’era poca azione – spiega Scola – ma quando ho conosciuto Ivo Milazzo ho capito che tutto sarebbe stato possibile, e quando ho visto il fumetto ho ritrovato tutte le mie idee”. La vicenda raccontata, spiega il regista, classe 1931, ha per protagonista “un uomo che si avvia ai 60 anni che per la prima volta forse scopre l’amore ma che ci rinuncerà per un altro amore, più forte, quello per la figlia paraplegica, immobilizzata da trent’anni, che non si muove, non parla ma capisce più di tutti. Ha sostituito tutti gli organi che le mancano con l’intelligenza e la sensibilità”.
Scola che come Fellini ha iniziato la sua carriera facendo il disegnatore e l’umorista per la leggendaria rivista ‘Marco Aurelio’, è convinto che anche Furio Scarpelli, scomparso nel 2010, avrebbe apprezzato la versione a fumetti: “anche Furio come me era un grande appassionato di fumetti. Il progetto del film, prima che mi fermassi, era già molto avanti, avevo fatto anche i sopralluoghi a Parigi, dove la storia è ambientata, e Ivo ha catturato perfettamente la città che volevo mostrare”.
Aveva già pensato anche al cast in cui avrebbe voluto Gerard Depardieu, Audrey Tautou, Nastassia Kinski e per il cameriere italiano, “Ettore – sottolinea il fumettista – mi ha detto avrebbe voluto Massimo Troisi, che però aveva già preso altri percorsi, per questo aveva pensato a Silvio Orlando. Io nei personaggi mi sono ispirato agli attori che lui aveva in mente ma chiaramente filtrati dalla mia immaginazione”.
Milazzo ha anche sottolineato la necessità di tutelare il mondo del fumetto con una legislazione adeguata: “noi viviamo in un paese ricco di cultura e creatività ma non se ne parla mai, eppure è la nostra forza”.(ANSA).
Ognuno come può…
Abbi Gioia!
Giannicola
Unknown dice
Lo compro subito, grazie