Da un interessante articolo di Luca De Biase dal SOLE24ORE
Social network: è lo status updating la frontiera della comunicazione personale
Che fai adesso? È la domanda essenziale. Una sorta di codice che attiva la comunicazione tra conoscenti. E online è diventata lo “status update”. Una funzione che da tempo si diffonde sui social network. Lanciata da Twitter. Resa popolare da Facebook. Il flusso dei brevi messaggi che rispondono alla domanda «che fai adesso?» tiene insieme piccoli gruppi di amici. Diventa un’altra forma di socializzazione. È una nuova goccia nel mare delle novità? Per qualcuno è la prossima onda dell’innovazione internettara. Per altri è trascurabile. Forse è un fenomeno leggero, ma pone una domanda seria. «Internet: che fai adesso?». Ebbene. I social network sono piattaforme che consentono alle persone di esprimere una personalità digitale e di connettersi ad altri. Se n’è parlato per le cifre astronomiche che NewsCorp ha pagato per MySpace, America Online per Bebo, la Microsoft per una piccola quota di Facebook. Centinaia di milioni di persone li usano: circa il 39% dei navigatori intervistati da Gartner in 18 paesi, tra i quali l’Italia. Si tratta di servizi che hanno conosciuto una crescita straordinaria e che ultimamente hanno dato segnali di rallentamento. Lo stesso era successo ai podcast. E ai blog. Sono fenomeni che seguono una curva logistica: partono piano, poi crescono in fretta, infine raggiungono il limite quando trovano un equilibrio nell’ambiente che li ospita. Ma ogni volta che un fenomeno rallenta, subito se ne presenta un altro che parte. Mauro Del Rio, di Buongiorno, pensa che la nuova onda sarà una sorta di “status update” pensato soprattutto per il cellulare. Come valutare? La logica finanziaria spinge a interessarsi alle storie che promettono crescita veloce. Ma l’analisi decisiva è concentrata sulle esigenze delle persone: e quelle che contano hanno una storia di lunga durata. Solo le innovazioni vere sciolgono la contraddizione. Le innovazioni vere si mostrano nel punto in cui l’offerta tecnologica incontra ciò che la società comprende e vuole. Le persone vogliono – e comprendono l’importanza di – esprimersi e connettersi. Le loro relazioni fondamentali sono quelle di sempre e si sviluppano soprattutto nella vicinanza fisica. Lo dimostrava già un paper di David Liben-Nowell e altri, pubblicato su Pnas nel 2005: anche se le tecnologie digitali funzionano indipendentemente dalla distanza e anche se sono utili a chi voglia esplorare nuove conoscenze, gli utenti di network sociali si aggregano in cluster geograficamente precisi. D’altra parte, fino a che la società non comprende bene l’offerta tecnologica non le attribuisce grande importanza: in effetti, le persone intervistate da Gartner attribuiscono un valore relativamente basso ai social network (voto 5,74 su 10). Quasi tutti invece continuano a considerare fondamentale l’e.mail (voto 8,88). I social network sono più collegati al divertimento; la mail è un dovere necessario. Lo status update e i social network via cellulare potrebbero essere le prossime storie di crescita se pensati e progettati come sistemi di messaggistica più ricchi, divertenti e convenienti, sdoganandoli dall’idea che li vede come sistemi per tenere blog semplificati, adatti a chi non ha tempo da perdere, ma offrendo loro la missione di contribuire alla qualità dell’intelligenza collettiva della rete. I social network possono migliorare la comunicazione online, affollata di mail inutili e di sms costosi. Ma occorre che diventino più seri senza perdere il loro carattere divertente, senza troppo spam, ma soprattutto con una buona gestione delle priorità. Questo potrebbe favorire lo sviluppo preconizzato da Julia Lin, ricercatrice di Gartner: «La sfida per i social network sarà quella di adattarli all’ambiente aziendale». Ma per restare anche coinvolgenti dovranno cambiare: «In futuro, i social network di oggi ci sembreranno arcaici» pensa Charlene Li, di Forrester Research. «Diventeranno facili da usare. Non ci chiederanno mille registrazioni. Saranno naturali come la mail». Naturali. Perché i social network che hanno senso non nascono come progetti finanziari, ma come umili piattaforme che agevolano le relazioni tra le persone che si donano tempo e attenzione. Magari con strutture aperte e standard. Riannodando il filo con l’insieme di internet. Ma questa è un’altra storia.
Giancarlo dice
Va bene la tecnologia purché non si perda l’autenticità del contatto umano.
E’ facile farsi prendere la mano.
Ciao
Giancarlo
Dante dice
sempre più spesso ormai le informazioni gravitano su internet in varie forme (e noi ne siamo un esempio), ogni strumento della rete però ha divisioni per target di età e di community come si ama dire. Ben vengano questi nuovi strumenti, ma sono d’accordo con Giancarlo, è fondamentale l’autenticità del contatto umano.
buona giornata
dante
zetetesformazione dice
Siamo d’accordo sul contatto umano!
Ma cosa dire sull’autenticità?
Esercizio da fare in proprio: “COSA VUOL DIRE PER ME AUTENTICITà”.
E indovinate un po’ come farlo?
Ognuno come può, ovviamente!
;-)
Abbiate gioia.
Giannicola
Giancarlo dice
In termini generali “autentico” é ciò che é proprio dell’autore indicato, che é vero, originale.
Parlando di rapporti umani possiamo usare una accezione molto “moderna” di “autentico” da contrapporre a “virtuale” (con tutto il rispetto e senza nulla togliere, ma piuttosto aggiungere, a Internet, e-mail, blog ecc.).
In questo senso, molto semplicemente, possiamo dire che é autentico un rapporto tra due o più esseri umani che si incontrano in “carne ed ossa”.
Se invece vogliamo vedere l’aspetto sociale non si può non pensare a quanto, in modo egregio con le sue opere, ci ha fatto comprendere il nostro grande Pirandello a proposito dei ruoli sociali, delle “maschere” che quotidianamente tutti indossiamo per conservare il nostro “posticino” nella società.
In questo senso dunque, l’autenticità del contatto umano consiste nell’incontro tra persone che non devono “recitare” il loro ruolo ma che si sentono liberi di comunicare ed essere sé stessi.
Ognuno come può.
Abbi gioia
Giancarlo
zetetesformazione dice
Grazie Giancarlo; come al solito puntuale ed asauriente (almeno per me!!!).
Condivido quanto dici e ti ringrazio per la riflessione che hai fatto a… “voce alta”!
Abbi gioia
Giannicola