Qualche post fa parlavo de LE SCUSE e oggi faccio un applauso ad un´organizzazione che oltre a vivere di lusso e creativitá, di vanitá e leggerezze, ha compiuto un atto rilevante e di coraggio senza accampare scuse.
I bilanci.
Le voci e i metodi utilizzati per redigere un bilancio riescono ad evidenziare solo alcuni aspetti del patrimoni e non mettono in luce i capitali intangibili (legati alla componente umana, ai suoi Valori, alle sue Visioni, alle sue Competenze distintive, alle sue Capacità di innovazione, ecc…) che sono una parte importante, se non fondamentale, del valore totale di un’azienda.
In pratica…
Ora, dopo questa premessa, voglio agganciarmi a quella che é stata la “notizia” degli ultimi giorni: lo stilista John Galliano è stato travolto dallo scandalo e licenziato dalla Maison Dior, dopo dichiarazioni di matrice razzista e antisemita (“I love Hitler“).
Di per sé questa notizia lascia il tempo che trova, ma ritengo che sia importante se calata nella cornice piú opportuna: quella della leadership etica.
Leadrership.
Nel libro “Coaching e Leadership“, Robert Dilts (Parte III. Agire – Capitolo 7. Leadership 80:20) parla cosÍ: “Le organizzazioni allineate apprendono, e dietro ad ogni organizzazione che apprende ci sono leader-insegnanti. Il modo in cui scegliete di trascorrere il tempo trasmette forti messaggi riguardo alle vostre priorità“.
Mi piace come ha gestito la faccenda la Maison Dior.
In un mondo abituato a vedere far carriera quelli che agiscono in maniera piú lontana dai principi e dai valori degli standard di quel mondo (il costruttore piú spregiudicato, quello che costruisce 2 piani in piú fuori dal progetto, non viene cacciato dall’ordine dei costruttori ma ne diventa il presidente…), un esempio di congruenza come quello di questo post non é da poco.
Ognuno come puó!
Abbi Gioia
Giannicola
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