Rispondi sinceramente a questa domanda: sei ammirato quando incontri una persona che ti stupisce perché sa perfettamente quello che vuole e quello che fa?
La fiducia che ha in se stessa è così salda che prevede limpidamente quale sarà il suo destino. Anche se quella persona rispecchia ideali lontani dai tuoi, resta sempre un “mito”.
Ti è mai capitato?
In un certo senso il suo destino lo sta creando ogni giorno confermando quello che era stato originariamente “solo” (vedi “ho fatto tutto quello che potevo“) un suo pensiero.
Quelle persone che sanno essere padrone della propria vita sono degli esempi, sono dei modelli e lo sono per chissà quale provvidenziale destino; o lo sono per chissà quale “strano” patto con dimenticati o sconosciuti mitici dei!
Sanno mantenere la rotta della propria navigazione anche in un mare in tempesta.
Sono audaci e liberi come certi meravigliosi personaggi dei romanzi.
Ecco, a proposito di personaggi e di romanzi, se mi chiedi quale genere di personaggio sto pensando in questo preciso momento, ti risponderei un pirata.
Jack Sparrow?
Forse sì, forse no!
Mi hanno sempre affascinato, fin da quando ero piccolo, e mio nonno Peppino (un “Mito”, un maestro di vita anche se non pirata!) mi regalò un libro che ho invano cercato di ritrovare (fino ad ora!) tra i miei pacchi del passato: “ROBIN DEI PIRATI” (o “ROBIN DEI GABBIANI“?).
Il meraviglioso racconto di Stevenson, “L’isola del tesoro” (“viene generalmente considerato come un romanzo di formazione, ma contiene elementi inusuali; per esempio, il personaggio di Long John Silver viene utilizzato dall’autore per descrivere la potenziale ambiguità della morale”) ha, nel frattempo, mantenuto a bada il mio desiderio riguardo l’argomento!
Per riempire la propria esistenza di creatività, di gioia, di attenzione, di persistenza, di esperienza, di conoscenza, ecc… non è possibile aspettare di trovarla per mare, lasciata da qualcuno (per sbaglio) dentro una bottiglia di rhum lasciata dondolare in acqua nelle mani del destino…
C’è da mettersi alla ricerca!
Ricercare la propria mappa e scavare, scavare, scavare per trovare il tesoro!
Il tesoro, il luccicante tesoro, che è racchiuso dentro ognuno di noi.
La leadership che li contraddistingue è quella che hanno scelto di vivere e non riguarda gli altri…
Le vicende di Jim rappresentano la struttura, vista e rivista, del percorso di ricerca: una ricerca che si addentra in circostanze insolite e molto rischiose ma che lo vede sempre carico di energia e di fiducia.
Un viaggio di ricerca accompagnato da punti di riferimento, fari (clicca e godi delle potentissime immagini offerte dal “pirata dei fondali” Umberto – grazie!), che spuntano all’improvviso nel mare delle sue peripezie, per orientare saldamente la rotta (quando ogni volta sembra tutto perduto) verso il suo porto di approdo: se stesso.
Risorse che provengono inaspettate ma alle quali si è preparato con cura e con umiltà.
Il romanzo di Stevenson è un’allegoria, garantito, del viaggio dell’eroe e anche nelle storie dei pirati si insegna come la smania e l’ingordigia non portino che all’avvilimento.
In questo senso l’immagine più intensa è quella dei pirati, che passano la loro vita alla continua ricerca della libertà, dell’indipendenza e dell’introvabile tesoro nascosto chissà dove.
Mi piacciono i pirati.
I pirati sono decisi, determinati ed intraprendenti e se cercano qualcosa se la vanno a prendere lì dove si trova in barba ai rischi che correranno.
Hanno un forte e sviluppato senso di destinazione e sono creativi!
In più, sono romantici e sono coraggiosi.
All’autorità assoluta di un capitano “adattato”, legale mandatario della corona (e quindi schiavo), si contrappone quella di un capitano (senza legacci) che detta legge per il suo valore, perché è il leader, perché è stato liberamente scelto da una marmaglia, che non scherza per niente, a cui è difficile stregare il cuore!
I pirati obiettano un universo di regole falsamente morali con una fusione di comprensione e desiderio di ricerca, che diventa meravigliosamente legenda.
Mi piacciono proprio i pirati!
Piacciono anche a mio figlio Leonardo, col quale non perdo una sola occasione per vedere film, per leggere storie, per fantasticare del loro mondo e sulle loro gesta! I pirati sono sempre esistiti e non si estingueranno mai, ogni parola del capitano è legge, ogni rifiuto ad essa è considerato ammutinamento!
Tra i modelli comportamentali di persone carismatiche e capaci di conquistare il contesto, che hanno ispirato la storia dell’umanità, un posto di rilievo spetta certamente ai pirati.
E se nessuno glielo riconosce, ebbene, gliel’ho dato io.
La mappa è chiara e dettagliata?
La rotta è decisa e motivante?
Ci guida la bussola che indica quello che più vogliamo fortemente (e non il nord di qualcun altro)?
Siamo pronti a salpare (con il loro stesso coraggio) per attraversare l’oceano della nostra esistenza?
Bene… ciurma, mollare gli ormeggi!
Abbi gioia
Ognuno come può.
Giannicola
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