Voglio solo dedicare poche righe per rendere noto il significato del titolo del post. Mi sono incuriosito quando l’ho sentito per la prima volta e così ho voluto riportare una breve spiegazione alla luce della notizia che mi è stata inviata dall’avvocato Fabio Celommi e che è scaricabile (se clicchi qui) in formato pdf.
Questa parola, questa sigla, questo acronimo sta per “Not in my back yard” – LEGGI SU WIKIPEDIA – che testualmente vuol dire “non nel mio giardino” e c’informa che tutte le manovre per far passare sotto silenzio, o con accordi al di fuori del tavolo ufficiale del corretto negoziato, non possono essere tollerate dal buon senso di cittadini responsabili o dall’amarezza e dal malumore di una popolazione presa in giro per anni (vedi la spazzatura a Napoli o il più “nostrano”… villaggio Maresca).
Con “sindrome di NIMBY” ci si riferisce a quei fatti di malcontento comune che si animano contro la costruzione di grandi opere, o la mancanza d’impegno di necessarie attività, nelle vicinanze della propria città (o nella città stessa) nella preoccupazione di serie conseguenze sulla salute o, più in generale, sulla vivibilità.
Secondo un autorevole settimanale italiano il nostro Paese è, tra quelli europei, il più suscettibile ad una simile questione e coinvolgerebbe pressoché il 90% dei nuovi progetti…
Mmmmmmmmmmmm…..!!!!!!
Abbi gioia
Giannicola
Giancarlo dice
La sindrome NIMBY é comune a tutti gli abitanti della Terra. Può essere strumentalizzata sia da chi é contro o chi é a favore di un certo progetto. Ma, a quanto pare, gli italiani sembrano particolarmente soggetti. Come mai? Non sarà perché pensiamo innanzitutto a casa nostra e poi al nostro cortile e poi appena fuori dal cortile…….chi se ne frega?
Certo abbiamo pregi e difetti ma…non sarebbe il caso di imparare dai popoli “nordici” un po’ di senso dello Stato, della nazione, della cosa pubblica?
Perché amiamo la nostra casa e ci mettiamo la TV al plasma da 46″ (comprandolo magari a rate) mentre non rispettiamo il marciapiede e ci buttiamo il mozzicone di sigaretta in quanto….tanto é una cosa pubblica!
La costruzione di certe opere richiede o l’autorità (magari la dittatura, lì non si discute, si fa e basta!) o l’autorevolezza (l’essere degni di prendere certe decisioni).
Secondo un recentissimo sondaggio i politici in Italia godono del 7% di fiducia da parte degli italiani. 7%!!!
Ma chi ce li manda quei signori in Parlamento?
Finora gli Italiani si sono comportati in un certo modo. Le conseguenze ce le troviamo davanti agli occhi. E’ il caso di continuare sempre allo stesso modo o sarebbe magari il caso di Cambiare?
ilgiani dice
Tu dici: “E’ il caso di continuare sempre allo stesso modo o sarebbe magari il caso di Cambiare?”
Io ripeto:”mmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm!!!
Abbi gioia
Giannicola
Giancarlo dice
Cambiare, cambiare…ma veramente! Non solo a parole.