Allora, da dove si riparte?
L’anno appena passato è stato un periodo poco brillante?
Crisi economica, politica dissestata, perdita i certezze, ecc…
Si puó utilizzare la sconfitta in due modi almeno:
1) per piangersi addosso e definire cosa non si è capaci di fare;
2) per capire cosa non ha funzionato, per creare nuove strade, per inventare strategie differenti e applicarle affinchè la nostra esistenza funzioni meglio.
Le grandi persone reagiscono alla sconfitta con la persistenza, con l’umiltà, con la creatività, con il coraggio, con l’innovazione.
1) per piangersi addosso e definire cosa non si è capaci di fare;
2) per capire cosa non ha funzionato, per creare nuove strade, per inventare strategie differenti e applicarle affinchè la nostra esistenza funzioni meglio.
Le grandi persone reagiscono alla sconfitta con la persistenza, con l’umiltà, con la creatività, con il coraggio, con l’innovazione.
E i signori di cui si parla in questo articolo l´hanno fatto!
Questa é la loro lezione.
IL MAESTRO APPARE QUANDO L’ALLIEVO È PRONTO
Come trasformare i problemi in occasioni di crescita?
Considera ogni problema come qualcosa che ti aiuta a migliorare. Impara a chiamare i problemi con il loro nome: sfide…
Impara a chiamare le sconfitte con il loro nome: insegnamenti! “Se date a una persona il parere giusto, l’aiutate per tutta la giornata. Se le insegnate a chiederlo, l’aiutate per tutta la vita”. (George Reavis)
Come trasformare i problemi in occasioni di crescita?
Considera ogni problema come qualcosa che ti aiuta a migliorare. Impara a chiamare i problemi con il loro nome: sfide…
Impara a chiamare le sconfitte con il loro nome: insegnamenti! “Se date a una persona il parere giusto, l’aiutate per tutta la giornata. Se le insegnate a chiederlo, l’aiutate per tutta la vita”. (George Reavis)
DARE RISPOSTE
E allora, cosa posso fare io?
E allora, cosa posso fare io?
Questa é una buona domanda per assumersi la responsabilitá della propria vita. Cosa posso fare io, che “ho imparato più negli ultimi mesi che negli ultimi anni…” per il mio 2009?
Ma poi… cos’è la sconfitta?
E chi la considera tale?
Tu giochi a “o vinci… o perdi”?
Ti piace?
Ma qual é la forza della vittoria?
E della sconfitta?
“Meditate gente… meditate!” (Renzo Arbore qualche lustro fa)
“Meditate gente… meditate!” (Renzo Arbore qualche lustro fa)
Forse rialzarsi e imparare da essa?
Cosa significa la sconfitta?
Cosa vuol dire per chi perde?
Cosa vuol dire per chi perde?
E per chi vince?
Perché imparare dalla sconfitta?
Ma si può?
Quale insegnamento allora?
“Per chi intraprende cose belle, é bello soffrire, qualsiasi cosa gli tocchi”. (Platone)
E cosa c’è di più bello che diventare una persona migliore anche a costo di non ottenere quello che si sta cercando?
Ti svelo un piccolo segreto: il fine non è cosa ottieni ma è cosa diventi tu! Il messaggio più forte che ci diamo è che siamo persone che non mollano mai.
1 – Chi nasce “nero” é considerato sconfitto in partenza?
5 – Chi sta per morire é solo da compatire?
3 – Chi vuole lanciarsi in un impresa sportiva senza precedenti é ritenuto un pazzo?
2 – Chi pensa di cambiare il mondo é preso per visionario?
4 – Chi insegna ad applicare la propria creativitá, nella consapevolezza dll’essere gloriosamente fallibile, come pensi che sia accolto?
LADIES and GENTLEMEN, the DREAM TEAM:
LADIES and GENTLEMEN, the DREAM TEAM:
Mr. Rolihlahla Dalibhunga
è il suo vero nome e Madiba é il titolo onorifico adottato dai membri anziani della sua famiglia. Il nome Nelson Mandela gli venne attribuito dai missionari della scuola elementare; è il leader del movimento anti-apartheid che dal carcere, per 28 anni, ha combattuto per ridare dignitá e libertá ai suoi fratelli neri. “Ho lottato contro il dominio bianco e contro il dominio nero. Ho coltivato l’ideale di una società libera e democratica nella quale tutti possano vivere uniti in armonia, con uguali possibilità. Questo è un ideale per il quale spero di vivere…”
90 anni compiuti nel 2008.
Un esempio di persistenza!
Mr. Barack Hussein Obama II
Il giovane inesperto!
Il 4 novembre del 2008 vince le elezioni; in seguito all’insediamento ufficiale (clicca qui per vedere il momento storico) diventa il 44° Presidente degli USA. Obama nella Storia: la vittoria porta per la prima volta un afroamericano alla Casa Bianca, travolgendo le barriere razziali.
VIDEO
“Quando ci hanno detto che non eravamo pronti o che non dovevamo provare o che non potevamo, generazioni di americani hanno risposto con una semplice frase che riassume lo spirito di un popolo. Sì, noi possiamo. Questa frase era scritta nei documenti fondatori che dichiaravano il destino di un paese. Sì, noi possiamo. È stata mormorata dagli schiavi e dagli abolizionisti, aprendo uno spiraglio di luce verso la libertà nella notte più buia. Sì, noi possiamo. Lo hanno cantato i migranti che lasciavano terre lontane e i pionieri che progredivano verso ovest nonostante una natura spietata. Sì, noi possiamo. È stato l’appello degli operai che si organizzavano in sindacati; delle donne che lottavano per il diritto di voto; di un presidente che ha fatto della Luna la nostra nuova frontiera; e di un re che ci ha portato in cima alla montagna e ci ha mostrato la strada verso la Terra promessa. Sì, noi possiamo avere giustizia e uguaglianza. Sì, noi possiamo avere possibilità e prosperità. Sì, noi possiamo guarire questa nazione. Sì, noi possiamo riparare questo mondo. Sì, noi possiamo”.
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“Quando ci hanno detto che non eravamo pronti o che non dovevamo provare o che non potevamo, generazioni di americani hanno risposto con una semplice frase che riassume lo spirito di un popolo. Sì, noi possiamo. Questa frase era scritta nei documenti fondatori che dichiaravano il destino di un paese. Sì, noi possiamo. È stata mormorata dagli schiavi e dagli abolizionisti, aprendo uno spiraglio di luce verso la libertà nella notte più buia. Sì, noi possiamo. Lo hanno cantato i migranti che lasciavano terre lontane e i pionieri che progredivano verso ovest nonostante una natura spietata. Sì, noi possiamo. È stato l’appello degli operai che si organizzavano in sindacati; delle donne che lottavano per il diritto di voto; di un presidente che ha fatto della Luna la nostra nuova frontiera; e di un re che ci ha portato in cima alla montagna e ci ha mostrato la strada verso la Terra promessa. Sì, noi possiamo avere giustizia e uguaglianza. Sì, noi possiamo avere possibilità e prosperità. Sì, noi possiamo guarire questa nazione. Sì, noi possiamo riparare questo mondo. Sì, noi possiamo”.
Un esempio di innovazione!
Mr. Michael Fred Phelps
nel 1998 entra a far parte della squadra di nuoto del college, nel 2000, a soli 15 anni, partecipa ai Giochi Olimpici di Sidney diventando il nuotatore più giovane a competere per gli Stati Uniti alle Oimpiadi. In quell’edizione non vince neanche un alloro, non si sarebbe mai più ripetuto. Michael Phelps lascia il posto al Cannibale di Baltimora, e i risultati non si fanno attendere. Otto ori nella stessa edizione dei Giochi per essere come nessuno è stato, per fare quello che nessuno mai ha fatto. «Mangiare, dormire e nuotare, è tutto quello che so fare», questo ama dire di sè. In realtà ha fatto qualcosa di più, perché le gesta sportive di questo ragazzone di Baltimora si stagliano nella storia dell’uomo, tra la scientifica consapevolezza dei suoi limiti e il folle tentativo di trascenderli. Il 2008 è l’anno di Michael Phelps, che con il suo record ha avuto il privilegio di girare una pagina del grande libro della storia dello sport, per trovarne una bianca, dove poter scrivere delle incredibili gesta di un ragazzo di Baltimora. VIDEO
Un esempio di forza e di umiltá! (o di forza dell’umiltà?)
Mr. Michael Hall
insegna a buttarti e a… SBAGLIARE GLORIOSAMENTE! Ha studiato con il co-creatore della Programmazione Neuro-Linguistica (PNL) Richard Bandler ed è divenuto autore prolifico di PNL e di Neuro-Semantica. Ha svolto un dottorato in Psicologia cognitivo-comportamentale con particolari approfondimenti in psicolinguistica. È autore di numerosi lavori su comunicazione, neuro-linguistica, dinamiche emozionali e motivazionali. Studioso di PNL, si dedica all’applicazione e allo sviluppo delle tecniche di Programmazione Neuro-Linguisica agli ambiti dello sviluppo personale e aziendale.
PROBLEMI?
Tutti li abbiamo!
POTENZIALI?
Tutti li abbiamo!
SOGNI?
Tutti li abbiamo!
SOLUZIONI?
Tutti le vogliamo!!!
DUE CORNICI D´ORO… La prima: “La soluzione é nel problema“, per buttarsi a capofitto in esso con lo Stato appropriato (scegli tu quale) e, la seconda: “le soluzioni non vengono mai, da subito, complete…“ (clicca qui per leggere tutto l´articolo e dopo il terzo giorno…)
Tutti li abbiamo!
POTENZIALI?
Tutti li abbiamo!
SOGNI?
Tutti li abbiamo!
SOLUZIONI?
Tutti le vogliamo!!!
DUE CORNICI D´ORO… La prima: “La soluzione é nel problema“, per buttarsi a capofitto in esso con lo Stato appropriato (scegli tu quale) e, la seconda: “le soluzioni non vengono mai, da subito, complete…“ (clicca qui per leggere tutto l´articolo e dopo il terzo giorno…)
un esempio di creatività e di magia! (o magica creatività?)
Mr. Randolph Frederick Pausch (Randy)
Per tanti che arrivano ad ottenere quello che cercano, in moltissimi si perdono per strada, è vero. Ma tu, da che parte vuoi stare? La tentazione é di lasciarsi andare, di cedere agli eventi, di alzare bandiera bianca. Ma esistere significa andare oltre l´ostacolo, significa che… “gli ostacoli esistono per una ragione. Ci offrono l’opportunità di dimostrare quanto desideriamo realmente qualcosa. I muri non servono per fermare chi desidera davvero qualcosa, esistono per fermare gli altri” Randy Pausch
VIDEO
(clicca qui per leggere tutto l´articolo the latest goodbye)
(clicca qui per leggere l’articolo il maestro randy pausch)
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(clicca qui per leggere tutto l´articolo the latest goodbye)
(clicca qui per leggere l’articolo il maestro randy pausch)
un esempio di coraggio!
Questo post non è un tentativo di andare oltre la magia che lega l’uomo qualunque (baco) al personaggio famoso (farfalla), ma solo un prendere lo spunto da chi ha dato piena realizzazione al suo proprio tempo e ai suoi propri valori e capacità in quel tempo. Questo non è il dramma pirandelliano della solitudine e dell’incomunicabilità che viene spiegato dal Padre (in “sei personaggi in cerca d’autore”) quando, rivolgendosi al capocomico, gli dice: «ciascuno di noi – veda – si crede “uno” ma non è vero: è “tanti” signore, “tanti” secondo tutte le possibilità d’essere che sono in noi; “uno” con questo, “uno” con quello – diversissimi! E con l’illusione d’esser sempre “uno per tutti” e sempre “quest’uno” che ci crediamo in ogni nostro atto! Non è vero!»; questo è l’inizio di un nuovo cammino che ti porta là dove vuoi essere, nel modo in cui ti piace di più. “Una delle più belle sensazioni è la convinzione di aver vissuto la vita come la volevi vivere, con i momenti facili e quelli difficili, il bene e il male, ma una vita completamente tua, formata dalle tue scelte e non dalle scelte di altri” Michael Ignatieff (tratto dal libro TUTTA UN’ALTRA VITA di Lucia Giovannini – una fata con tanto di ali e polvere magica – ad impreziosire il dream team, ci voleva proprio! – alla quale invio il mio più affettuoso abbraccio, il mio più sincero saluto e ringraziamento). Clicca qui e appropriati di queste parole, di queste immagini e delle sensazioni che riesci a provare…
Ognuno come può
Ognuno come può
Abbi gioia
Giannicola
PS: ALLENAMENTO, ALLENAMENTO, ALLENAMENTO!!!
PS: ALLENAMENTO, ALLENAMENTO, ALLENAMENTO!!!
Giancarlo dice
Che dire? Un “articoletto” un po’ lungo ma molto affascinante.
Non fosse altro per il po’po’ di ingredienti su cui non si è lesinato certamente.
Lasciare un commento risulta arduo perché bisognerebbe scrivere un altro blog.
Mi limiterò ad una sola osservazione: la conoscenza é senz’altro diversa dalla comprensione.
Sapere che é utile trasformare il problema in sfida e la sconfitta in insegnamento é una cosa.
(E a molti potrà anche sembrare una sciocchezza).
Comprenderlo é altra cosa.
Per farlo occorre impegno, volontà, forza e anche sofferenza.
Ma lo sforzo fatto ti ripaga al 100% e anche di più!
Ciao
Giancarlo