Inizia la gara e si alza un coro dalla curva:
“Chi non salta un inflessibile è!”
“Chi non salta un inflessibile è!”
“Chi non salta un inflessibile è!”
Bella domanda; ma rispetto a cosa? Ai salti?
Qual è l’argomento di cui si parla oggi?
Forse la flessibilità?
Forse l’egoismo e/o forse l’altruismo?
È fine luglio, fa caldo ed io, confesso, ne sono vittima…
In natura i fenomeni accadono per se stessi e le combinazioni che portano al risultato che osserviamo sono solo il frutto del nostro modo di osservare e attribuire significato a quegli accadimenti.
Insomma, se la mela marcia cade dall’albero e nutre il terreno sottostante non lo fa per altruismo ma lo fa per… egoismo (parliamo nella consapevolezza superiore che l’albero certe considerazioni non le fa ma sono io che le faccio per l’albero! Sarà per questo che l’albero vive in tranquillità molto più di me…?): lo fa esclusivamente per liberarsi dalla mela marcia.
Se accetti questo spunto come presupposto vado avanti e aggiungo che molto, anche nel mondo degli umani, accade con lo stesso principio.
Leggevo, anzi rileggevo, questa frase che mi ha intrigato parecchio nel corso degli anni: “La vita è come una corda posta a poca distanza dal terreno; sembra messa lì più per farti inciampare che per camminarci sopra” (non ricordo di chi sia e non è proprio scritta così ma il senso è quello).
Quindi?
Quindi si tratta di capire fino a quando hai voglia di inciampare e da quando decidi di voler sviluppare abilità per camminare sulla corda… e trovar il tuo equilibrio.
La corda è sempre quella ma sei tu che gli dai un significato e quindi un uso diverso!
Potrebbe essere che a volte ci arrabbiamo per una conversazione e invece è solo incomprensione?
Il “PUNTO DI VISTA“ può essere cambiato?
E chi è l’artefice del punto di vista?
E chi ne è responsabile?
“LE PAROLE DELLA VOLPE“ sono un’altra parte di qualcosa di “piccolo” che educa il… “grosso” (non il grande, il grosso!).
Ci sono molte possibilità (“72“?) per “STAR DENTRO O RIMANERE FUORI“, e tu come te le giochi?
UNDER THE SPELL!
Sotto incantesimo!
Molto spesso una qualche strega da chissà quale parte e per qualche misterioso fiabesco motivo ci ha “costretti” a vivere sotto un terribile e duraturo “maleficio”!
Come affrancarsi dal sortilegio?
A quale “mago” rivolgersi?
A quale attitudine far ricorso?
Un’abilità vitale per un essere umano, per una squadra, per un’azienda, per una famiglia è la flessibilità.
Flessibilità significa la capacità di modificare tanto quanto è utile del proprio modo di agire per trasformare l’obiettivo in risultato. E sai perché è così importante la flessibilità? Perché chi agisce con il set di possibilità più ampio (flessibilità) governerà il sistema nel quale si trova.
Ma come rendersi più flessibili?
È possibile?
BACCHETTA MAGICA O…
Una soluzione è la “bacchetta magica” (non dirlo ai quattro venti ma non so dove si vende e non so neanche quanto costa…); l’altra… pare che se nel mondo si trovi una qualche persona molto abile nel fare qualcosa, è possibile imparare la strategia della sua capacità e insegnarla a tutti quelli che ne hanno bisogno; iniziando da se stessi.
“La PNL non è un insieme di tecniche, è un atteggiamento. È un atteggiamento che ha a che fare con la curiosità, col voler sapere le cose, col voler essere capaci di influire sulle cose, e voler essere capaci di influirvi in modo che ne valga la pena di farlo. Tutto si può cambiare”(Richard Bandler)
Imitare l’eccellenza porta ad eccellere!
“Non è così facile” (ti ho sentito dire)!
FACILE O DIFFICILE? (per chi?)
È vero, non è così facile; pensa cosa accadrebbe se una cosa difficile non venisse neanche presa in considerazione e non ci si applicasse (al massimo e con gli strumenti più utili) per renderla se non facile… almeno praticabile!!!
Mmmmmmmmmmmmmmmmmm!
Ti lascio immaginare come si sentono quelli che si esprimono con: “HO FATTO TUTTO QUELLO CHE POTEVO!” o puoi ancora leggere “È FACILE ESSERE GRANDI SE…” (sull’altruismo).
“È la mente che fa sani o malati, che rende tristi o felici, ricchi o poveri” Edmond Spencer
Lo conosci Mr. Richard Douglas “Dick” Fosbury?
Visita questi links se vuoi saperne di più: DICK FOSBURY, STILE FOSBURY, BIO (ringrazio “Titti” Stama per avermi dato lo spunto).
Questo “Dick” ha fatto qualcosa di strepitoso nello sport.
Ti faccio questa domanda: “credi lo abbia fatto per “lo sport” o per se stesso?”
Ti ricordi il presupposto dal quale siamo partiti? Quello dell’albero di mele?
Bene.
Cosa ne traiamo come insegnamento?
Che “Dick” è stato il più flessibile (sia mentalmente che fisicamente); che lo ha fatto per sé (egoist!) ma tutti oggi possono imparare come fare a realizzare un salto alla Fosbury (anche se questo non significa ottenere la medaglia d’oro alle prossime olimpiadi cinesi); che se si ha la consapevolezza di credere per primi nelle proprie capacità e le si contatta là dove esse aspettano di essere ascoltate e apprezzate allora, come “Dick”, anche noi saremo in grado di compiere un vero e proprio… salto di qualità!
Finisce la gara e si ascolta ancora un coro dalla curva:
“Chi non salta un inflessibile è!”
“Chi non salta un inflessibile è!”
“Chi non salta un inflessibile è!”
Abbi gioia
Giannicola
Dante dice
certo che i tuoi post sono molto interessanti e portano a riflessioni molto profonde e tanti interrogativi (???), forse è proprio per questo che li scrivi…ma richiedono un pom di tempo per la lettura.
ma veniamo al post: sicuramente le parole che mi hanno colpito sono EGOISMO e FLESSIBILITA’, entrambe le collego fra loro in quanto nella mia interpretazione le vedo in relazione all’età dell’individuo, mi spiego meglio, nella fase dell’infanzia siamo flessibili, nella fase dell’adolescenza siamo egoisti, nella maturità siamo flessibili e “saggi” nella vecchiaia si torna ad essere egoisti…ed il cerchio si chiude…
cosa ne pensi? sono uscito fuori tema?
Molto bella la storia di Dick che sicuramente è uscito dagli schemi e creato un nuovo stile, un vero pioniere.
ciao dante
zetetesformazione dice
Le cornici!
Le cornici sono fondamntali!
Le cornici sono la chiave di lettura del mondo!
Tu hai usato quella dell’individuo (quella sel “sé”, per dirla… tecnicamente) e va bene.
Quindi non è una questione di tema o di fuori tema perché non esite un “fuori tema”; esiste casomai una cornice differente per osservare le cose. E questo sai cosa produce? Non un “voto insufficiente” sul compito in classe… ma un arricchimento di vedute e di possibilità sul titolo dato (per chi sa allargare la cornice!!!).
Posso essere d’accordo sul tuo punto di vista in riferimento all’età, all’egoismo e alla flessibilità (interessante) ma per concludere ti lascio con questa domanda: “è l’uomo del medioevo a fare il medioevo o il medioevo a fare l’uomo del medioevo?”
Grazie per il contributo Dante.
Ognuno come può.
Abbi gioia
Giannicola
Dante dice
interessante quesito…mi chiedo perchè proprio il medioevo (o forse mi faccio troppe domande).
Ritengo che l’uomo si crea la propria cornice in base al tempo ed al luogo in cui si trova.
Ritengo il medioevo un periodo importante di transizione dove non si sapeva ancora quale strada prendere e quindi era necessario incutere paura e falsi miti, ecco quella era la cornice del tempo.
Penso che ciascuno può crearsi la sua cornice e dipingere il proprio ritratto, ma non è facile: ci vuole impegno e costanza ma soprattutto ci vogliono obiettivi e mezzi.
che te ne pare?
ciao dante
zetetesformazione dice
“Penso che ciascuno può crearsi la sua cornice e dipingere il proprio ritratto, ma non è facile: ci vuole impegno e costanza ma soprattutto ci vogliono obiettivi e mezzi”.
OBIETTIVI, sì ma non bastano da soli anche se fossero chiari e precisi… ma poco flessibili;
MEZZI, certo ma da definire quali più utili al raggiungimento dell’obiettivo… nel contesto che cambia in continuazione;
IMPEGNO e COSTANZA, ok ma se i mezzi e l’obiettivo non sono qualitativamente selezionati in precedenza si rischia di essere perseveranti nel commettere azioni che non portano da nessuna parte.
Tutta l’attenzione vuoi vedere che si concentra sul “passo indietro” necessario a scegliere L’OBIETTIVO, I MEZZI, L’IMPEGNO E LA COSTANZA per raggiungere il risultato desiderato?
Ognuno come può
Abbi gioia
Giannicola