Banalità.Per migliorare o per trasformare la nostra vita abbiamo bisogno di sapere precisamente cosa vogliamo.
Banale?
Andiamo avanti: sapere cosa vogliamo determina la distanza da colmare per arrivare lì dove ci piacerebbe essere.
Banale?
Facciamo un altro passo: per creare nuovi contesti di comprensione (e di opportunità) c’è bisogno di conoscere molto di come viviamo la nostra vita.
Banale?
Un ultimo sforzo: hai idea di come trasformare (e/o migliorare) le tue abilità per colmare le distanze tra dove sei e dove vuoi essere e creare nuovi attraenti contesti nei quali gioire?
Chiarezza.
Si confonde spesso quello che è un obiettivo con quello che è la preparazione per saperlo definire e saperlo cogliere quando si presenta (nel momento che sarà al tempo “presente”…).
Ieri sera con un amico (IRON MAN) si parlava proprio di questo.
Tutto il mondo segue delle regole scritte (sugli obiettivi) ma la regola scritta non è che un modello perfettamente funzionante solo nei migliori rappresentanti del mondo dei risultati… e non in tutti, che diventano copie non ben riuscite di quel modello!
Va bene l’obiettivo, quindi; non direi il contrario, certo!
Cosa accadrebbe però se non si facesse un passo indietro affinché l’obiettivo abbia un suo modo di essere raggiunto?
Cosa accadrebbe, cioè, se avessimo un obiettivo così precisamente definito, senza alternative, senza un piano B, un altro piano C e un quarto piano D?
Al casinò!Si potrebbe correre il rischio di aver puntato tutto il nostro capitale di intuizioni, di risorse, di tempo, di rapporti, di significati, di valori, ecc.. su un solo numero, e solo quello, alla roulette?
Lo faresti?
Affideresti la tua vita ad un’unica soluzione?
Ad una sola aspettativa?
Affideresti la tua vita al solo intuito e alla fortuna?
Per poi zittirti, non avere parole e non avere alternative quando le cose non vanno come (solo tu) le avevi pensate?
Non provi un po’ di delusione?
Il limite nell’opportunità?Paradossalmente si verificherebbe che l’obiettivo troppo “ben definito” diventi il limite stesso dell’obiettivo. E allora? Allora non a chiacchiere ma con continuità e somma disciplina (libero di scegliere a cosa fare attenzione) ci si può preparare per ottenere quello che è il sogno della vita.
E la scadenza dove si trova?
Chi la decide?
Discorsi da supereroi?Quello che si diceva con il mio amico IRON MAN, ieri serra, era quindi questo: prepararsi con più alternative per cogliere quello che è il risultato a cui tendiamo ma senza escludere in anticipo le soluzioni alternative che potrebbero presentarsi (se colte) più dell’obiettivo originario a cui vogliamo arrivare.
Quante strade?Hai mai sentito parlare di strade secondarie?
Sai a cosa mi riferisco?
Cerco di farmi capire: puoi essere certo che se vuoi qualcosa potrai ottenerla solamente cercando quella? Non sarà forse che se vuoi essere più facoltoso devi sviluppare delle abilità che ti conducano (per altre vie) ad essere più ricco?
Per esempio studiare di più?
Cercare maggiori occasioni per sviluppare la tua attività?
Magari cambiando quelle convinzioni o quei valori su te stesso, sugli altri, sul mondo che ti hanno portare a pensare che forse hai più bisogno di denaro per vivere una vita migliore?
Un passo indietro per farne tre in avanti, può sembrarti utile?
Assisti a questa lezione.
“La vita è tutto quello che ti accade quando sei impegnato a fare tutt’altro” diceva John Lennon a suo figlio in una famosa canzone (Beautiful boy).
Questa è la lezione più grande che si possa imparare. Io sto ancora cercando di prepararmi per arrivare a capirla completamente. Intanto per far sì che questo sia più comprensibile sarà il caso che tu ascolti the “last lecture” di Randy Pausch. Straordinaria lezione di vita di un uomo al quale è accaduto un problema “serio” mentre era impegnato a conseguire brillantemente tutti altri sogni che aveva fin da bambino e il sogno ha una parte fondamentale e di bilanciamento alla sfera circoscritta della conoscenza.“Un sogno che non viene spiegato è come una lettera non letta” (anonimo) e allora facciamoci aiutare dal maestro Randy Pausch, maestro di creatività, come lui sia riuscito a realizzare i suoi sogni, come ha aiutato altri a realizzarli e come sia importante fare un passo indietro (preparasi nella conoscenza) per ritrovarsi in avanti di tre (nella comprensione e realizzazione dei propri sogni).
Abbi gioia
Giannicola
Dante dice
bellissimo intervento, che condivido pienamente ed è bello come il prof Randy Pausch con le sue parole ci riporta “a dimensione” senza troppi fronzoli…la domanda è perchè nonostante tanti esempi positivi e concreti continuiamo a perderci con le frivolezze?…
ciao dante
zetetesformazione dice
1) grazie per aver lasciato il tuo commento;
2) sposo l’idea del “senza troppi fronzoli”;
3) chi si perde con le frivolezze?
4) meglio lottare contro le tante frivolezze o cercare un’unica verità?
5) la frivolezza la si può re-incorniciare come descritto in questo post?
(http://zetetesnews.blogspot.com/2008/03/le-noci-e-la-mente.html)
Abbi gioia
Giannicola