Ricevo da Franco Sbrolla e rendo noto. Il disegno di sopra (nella foto) mostra la situazione in Europa delle piste ciclabili; quella sotto la sitauzione a Roseto!
Ammaliati dall’articolo di Sergio Scacchia “In bici senza fretta: elogio della lentezza”, pubblicato su Eidos, molti rosetani hanno voluto sperimentare di persona la pista ciclabile da Scerne alla Torre di Cerrano, che è stata realizzata dall’Amministrazione comunale di Pineto.
Avanza così in terra d’Abruzzo il Corridoio Verde Adriatico, la pista ciclabile coincidente con il ramo 6 della rete nazionale BicItalia, che si integra poi con quella europea denominata EuroVelo, ed ha come obiettivi primari la sicurezza stradale per i ciclisti e una migliore qualità della vita.
La motivazione aggiuntiva, che ha indotto a suo tempo
Nel territorio teramano la pista ciclabile, oltre al tratto Scerne – Torre di Cerrano, è già percorribile da Martinsicuro a Cologna Spiaggia, e lo sarà prossimamente dalla Torre di Cerrano fino a Silvi e Montesilvano.
Purtroppo, qui a Roseto, dopo l’inaugurazione del ponte in legno lamellare sul fiume Tordino, celebrata in pompa magna il 23 luglio 2005, l’Amministrazione comunale, perseverando nella politica urbanistica finalizzata ad uno sviluppo interamente cementizio, e favorendo la costruzione di invasivi casermoni anche sulla costa, ha bloccato qualsiasi possibilità di attraversamento lineare della pista ciclabile.
Per ironia della sorte questo progetto di parco itinerante, ritenuto strategico dall’Unione Europea, fu presentato ufficialmente, in anteprima assoluta, proprio al Palazzo del Mare il 24 aprile 1998 nel Convegno “Roseto per il Corridoio Verde Adriatico”, patrocinato da Comune, Provincia, Regione e Università
Sono così trascorsi 10 anni durante i quali le altre località concorrenti si sono dotate di oasi, parchi marini e piste ciclabili, soffiandoci i flussi turistici di qualità, e i nostri amministratori, invece, si sono riempiti la bocca di Riserva naturale Borsacchio (indispensabile per acquisire dalla Fee le Bandiere Blu), boicottando, nel contempo, la stessa legge istitutiva approvata all’unanimità dal Consiglio regionale. E dimenticando, volutamente, di onorare gli impegni assunti per il Corridoio Verde Adriatico.
Ci ritroviamo quindi senza riserva e senza pista ciclabile, ma non tutto è perduto in quanto l’Amministrazione comunale potrebbe rimediare mettendo a disposizione una navetta per traghettare i cicloturisti da Cologna Spiaggia a Scerne. Una ghiotta occasione, da non perdere, al fine di far ammirare dal mare quel cumulo di palazzoni del comparto Makarska, fiore all’occhiello del litorale rosetano.
E mentre rifletto sul declino di questo mio paese, già numero uno non solo nel turismo, ed ora retrocesso nelle classifiche che contano, mi persuado sempre più, per dirla con John Stuart Mill, che grandi progetti non possono essere realizzati da piccoli uomini.
Sennonché, come ha scritto il filosofo Dario Antiseri (vincitore del Premio internazionale alla Libertà), “piccoli uomini, annidati all’interno dei partiti e protetti da regole scellerate, possono fare grandi danni, magari con le migliori intenzioni”.
A Roseto gli effetti di tali danni, ormai irreversibili, i cittadini li stanno sperimentando sulla loro pelle, e il conto, ancor più salato, lo pagheranno le nuove generazioni. Continuando di questo passo assisteremo, fra non molto, alla completa distruzione del paesaggio, dello spazio vitale e del patrimonio comune, culturale e storico, e quello che fu il Lido delle Rose diventerà, dal Tordino al Vomano, un lungo ed anonimo budello asfissiato dal traffico e dalle cementificazioni.
Franco Sbrolla
Giancarlo dice
Grazie Franco per le informazioni che ci dai.
A dire il vero mettono un po’ di tristezza ma é più che giusto esserne a conoscenza.
Per lo meno per avere la consapevolezza di quello che accade.
Poi, ognuno secondo propria coscienza, deciderà cosa fare.
Se fare finta di niente e al momento opportuno lamentarsi e gridare “governo ladro” oppure fare qualcosa di concreto.
Ognuno come può.
Mi auguro che le tue previsioni siano sbagliate.
Ciao
Giancarlo
Dante dice
mentre leggevo il post nella mia mente mi immaginavo in bicicletta a percorrere questa pista godendo di un bellissimo panorama, mi hai fatto venire voglia di andarci, grazie!
per il resto ritango che purtroppo in italia qualsiasi cosa sia resa più difficile dalla diffidenza e dall’invidia c’è sempre qualcuno che prova a mettere i bastoni fra le “ruote” anche quando il progetto e valido per tutti, perchè??? boh…
grazie per il contributo ed in bocca al lupo per i progetti futuri.
Se nel piccolo posso essere utile sono felice di poter dare il mio contributo
Dante