Ancora un articolo della HBR Italia e ancora uno spunto molto utile per la gestione dei collaboratori. Non sempre é facile muoversi in questo ambito e non sempre si trovano persone capaci di delegare compiti. Credo che per questi motivi, ed altri buoni che sarai in grado di trovare, il post di oggi su zF sia molto semplice, molto chiaro, molto utile.
Molti manager cadono nella trappola della “micro gestione” e si ritrovano ad eseguire attività poco prioritarie dei propri dipendenti senza rendersene conto. Invece, se volete fornire del valido supporto ai vostri riporti e farli crescere professionalmente dovete concedere una maggiore autonomia decisionale. Ci sono solo due momenti in cui è corretto essere più presenti: la fase preparatoria e quella di revisione.
Nella fase in cui il dipendente sta pianificando il suo lavoro, il vostro ruolo è quello di porre le domande giuste: Chi dovrebbe essere coinvolto? Come questo si integra con i tuoi obiettivi? Perché in questo modo? Questa discussione vi aiuterà a comprendere quanto il dipendente sia preparato e pronto ad agire in autonomia; vi permetterà anche di fornirgli un valido nell’identificare i rischi sui cui porgere maggiore attenzione.
Alla fine del lavoro, fate una revisione generale. Discutete su cosa ha funzionato, oppure no, e su quello che hanno imparato. Fate prendere nota al vostro dipendente delle “lessons learnt”, suggerendogli di mantenerle visibili nel proprio cubicolo o ufficio.
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