Il Primo giorno, Dio creò la Mucca e disse:
Dovrai andare nei campi con il contadino, soffrire tutto il giorno sotto il sole, figliare in continuazione e farti spremere tutto il latte possibile. Ti concedo un’aspettativa di vita di 60 anni.
La Mucca rispose: Una vita così disgraziata me la vuoi far vivere per 60 anni? Guarda, 20 vanno benissimo, tieniti pure gli altri 40!
E così fu.
Il Secondo giorno, Dio creò il Cane e disse:
Dovrai sedere tutto il giorno dietro l’ingresso della casa dell’uomo, abbaiando a chiunque si avvicini..
Tiassegno un’aspettativa di vita di 20 anni. Il Cane replicò: 20 anni a rompermi le palle e a romperle agli altri?
Guarda, 10 sono più che sufficienti, tieniti pure gli altri!
E così fu.
Il Terzo giorno, Dio creò la Scimmia e disse:
Dovrai divertire la gente, fare il pagliaccio ed assumere le espressioni più idiote per farla ridere. Vivrai 20 anni.
La scimmia obiettò: 20 anni a fare il cretino? Mi associo al cane e te ne restituisco 10!
E così fu.
Infine, Dio creò l’Uomo e disse:
Tu non lavorerai, non farai altro che mangiare, dormire, scopare e divertirti come un matto. Ti assegno 20 anni di vita!
E l’Uomo, implorante: Come, 20 anni?!? solo 20 anni di questo Bengodi?
Senti, ho saputo che la Mucca ti ha restituito 40 anni, il Cane 10 e la Scimmia altri 10, sommati ai miei 20 farebbero 80, dalli tutti a me!!!
E così fu.
Ecco perché per i primi 20 anni della nostra vita non facciamo altro che mangiare, dormire, giocare, scopare, godercela e non fare un cazzo, per i successivi 40 lavoriamo come bestie per mantenere la famiglia, per gli ulteriori 10 facciamo i cretini per far divertire i nipotini, e gli ultimi 10 li passiamo rompendo le palle a tutti…
Da WIKIPEDIA: una strategia (vedi Sun Tzu) è una serie di linee guida generali usate per impostare e successivamente coordinare le azioni concrete tese a raggiungere lo scopo, in modo da dare loro la massima efficacia. La strategia si applica a tutti i campi in cui per raggiungere l’obiettivo sono necessarie una serie di operazioni separate, la cui scelta non è unica e/o il cui esito è incerto, e che quindi non possono essere pianificate a priori ma devono essere decise di volta in volta.
La strategia viene spesso confusa con la tattica che ha invece lo scopo di pianificare al meglio la singola azione all’interno della strategia. In realtà, soprattutto in campo militare, non c’è un confine netto fra le due, ma accade piuttosto che allargando o restringendo il campo d’azione considerato, la strategia preceda l’altra. Quando questo non avviene, si ha una focalizzazione del particolare a detrimento della visione generale dell’obbiettivo.
Il primo trattato di strategia si può con certezza far risalire a Sun Tzu, o Sunzi secondo il metodo di traslitterazione ufficiale (Pinyin) dei caratteri cinesi, nel periodo Zhanguo o degli Stati Combattenti, in Cina dal 450-320 a.C. intitolato L’arte della guerra, ed ancora tenuto come testo base per l’apprendimento della strategia in ogni campo dell’azione umana.
Gli esseri umani, così come le grandi aziende e le strutture organizzate, sono dei sistemi cibernetici e la modificazione di una “virgola” influenza necessariamente tutto… il “testo”!
In PNL, per strategia, s’intende la sequenza ordinata di sistemi rappresentazionali che generano un comportamento. Tutti, e dico tutti, mettiamo all’opera una serie di strategie: alcune ci conducono ad un esito positivo mentre altre portano a “normali” esiti negativi. Il segreto del successo sta nel saper utilizzare di volta in volta (a seconda del contesto…) le strategie più efficaci. È possibile rendere precise le strategie, variarle o impararle per raggiungere i propri obiettivi. Si può imparare a vivere bene anche dopo i 20 anni della storiella di apertura…
Qualunque processo è riproducibile ed è possibile individuare quali sono le strategie di successo e/o le logiche di fallimento di una strategia.
E sappi anche che se c’è una sola persona al mondo che sa fare una certa cosa, e a te interessa farla, è possibile estrarne la strategia e ripeterla; insegnarla a tutti gli altri… Vedi Roger Bannister (clicca qui e guarda la sua storica impresa) che è stato il primo uomo a scendere sotto i 4 minuti nel correre il miglio e nessuno, prima di lui, aveva provato a fare una cosa del genere: era ritenuto impossibile! Da quel momento in poi, centinaia di atleti scesero sotto la soglia dei 4 minuti…
Ma ci voleva Bannister per dimostrare che era possibile.
“Nothing is impossibile” (il sito dell’Adidas raccoglie interessanti storie sportive “impossibili”)
Giannicola
Lascia un commento