Dopo aver letto il titolo della presentazione del libro su MELCHIORRE DELFICO, voglio dedicare un pensiero alla olistica. Sinceramente non so se questo aggancio è organico a quanto si dirà nell’incontro sul nostro eroe del pensiero ma dato che il pensiero non è imprigionabile, lascio che il mio corra dove più gli piace…
Insomma, le convinzioni portano all’azione e l’azione crea le convinzioni.
Ho capito che una limitazione culturale deriva dalla scarsa divulgazione del sistema olistico e/o, di conseguenza, tra talenti diversi: siamo abituati a pensare che il medico cura il corpo, lo psicologo la mente, l’allenatore fa fare movimento fisico, ecc. ed ognuno si cura il suo orticello senza creare connessioni con le altre discipline.Nella mia esperienza ho potuto vedere qualcosa di insolito e al tempo stesso straordinario.
Ho visto massaggiare il corpo per fargli riconquistare il proprio vigore, fare esercizi fisici per esprimere le proprie emozioni, danzare e recitare per oltrepassare i limiti della propria mente, fare esercizi respiratori per rievocare gli antichi e lontanissimi sogni di bambino, rimettersi in gioco per imparare ad esprimere la propria personalità, fare insomma cose nuove per credere in se stessi, costruire immagini, suoni, esperienze astratte per cambiare il proprio approccio della vita concreta.Questo è il principio base: predisporre la mente per darle la possibilità di trovare nuove strade, con decisione, semplicità e nuove abilità.
Questo è il messaggio, la missione, la visione della rinnovata ma antichissima virtù del pensiero umano insegnata anche da MELCHIORRE DELFICO che se sapessimo restituirla solo per una minima parte sottoforma di lume, saremmo degli esseri che brillerebbero di luce propria, proprio come il nostro coraggioso modello.
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