Questo, proposto dalla HBR, è quello che normalmente accade quando si è “costretti” ad accettare un lavoro che non è il lavoro che si desidera fare (ne parlavo proprio ieri con una Collaboratrice). Certo, forse non è da tutti poter ottenere quello che si ama ma una domanda è d’obbligo: “lo si cerca veramente?” O quest’altra: “Si è disposti a fare tutto il necessario per trovarlo?” O ancora: “Ci si prepara a sufficienza per offrire il proprio Contributo, le proprie Esclusive Risorse, il proprio Unico Valore e farlo comprendere a chi ci sta scegliendo?“
Ho accennato ad alcune Cause, ed ecco invece alcune Conseguenze a cui fa riferimento la Harvard Business Review…
Con l’economia in queste condizioni, molti pensano che sarebbe folle rifiutare un lavoro. Certo, se siete disoccupati, potreste aver bisogno di accettare qualunque posizione vi venga offerta. Ma se state pensando a un lavoro che non è giusto per voi, questi sono i rischi:
Restare incastrati. Una volta che siete in un certo posto di lavoro, organizzazione o campo potrebbe essere difficile per il vostro capo immaginarvi in un ruolo diverso.
Scarsa performance. Se non vi impegnate in un lavoro, è difficile che lo prendiate sul serio. Questo alimenterà la vostra insoddisfazione e può rendere difficile avere buone referenze in futuro.
Costo/opportunità. Probabilmente continuerete a cercare un altro lavoro. Se accettate la proposta sbagliata, potreste perdere in futuro altre possibili offerte. Potreste invece decidere di restare nel mercato del lavoro e fare tutto ciò che potete per far sì che si materializzino offerte più promettenti.
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Ognuno come può…
Abbi Gioia!
Giannicola
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