Interessante post, quello di oggi, che può aiutare tutte quelle persone che si trovano nella situazione di non ricevere risposte da chi le si aspetta. Certo, un atteggiamento di questo genere dice molto della Cultura Aziendale di quella Organizzazione. Ma leggiamo cosa propone di fare questo articolo:
Forbes ha pubblicato un articolo relativo a cosa fare quando, dopo quell’agognato colloquio di lavoro, non ricevete un responso e non siete quindi in grado di giudicare le prospettive future con quella particolare azienda.
Come comportarsi?
Innanzitutto l’esperto di risorse umane Steve Kane afferma: “purtroppo, spesso si tratta di semplice maleducazione quando un candidato non riceve una risposta dopo un colloquio di lavoro. Questo non dovrebbe mai succedere quando si tratta di un’azienda all’avanguardia. Ovviamente se qualcuno ha fatto lo sforzo di prepararsi per un colloquio di lavoro, merita di avere una minima idea sulla probabilità di ricevere un’offerta di lavoro.”
Amy Hoover, presidente di TalentZoo, afferma che spesso i datori di lavoro vengono “sommersi” dalla comunicazione relativa al processo di assunzione “non è giusto, non è un comportamento da professionista ma è la realtà.”
David Parnell, consulente legale, afferma che ci sono tre ingredienti principali legati al silenzio successivo al colloquio di lavoro: “innanzitutto è probabile che il candidato non abbia fatto una grandissima impressione. In secondo luogo l’azienda ha limitate risorse di tempo e personale che preferisce dedicare ai candidati più competitivi. In terzo luogo il rischio legato al fornire responso negativo e specifico è molto più alto per l’azienda rispetto ai vantaggi.”
Lynn Taylor, esperta di questioni relative al mondo del lavoro statunitense, spiega “la disoccupazione è ancora relativamente alta e tante aziende vengono inondate di domande da parte di candidati. Le aziende con un orizzonte temporale limitato pensano di poter risparmiare rispondendo solo ai candidati migliori. Attualmente le aziende detengono più potere dei candidati e, purtroppo, dedicano poche risorse per rispondere ad ogni candidato.”
Ecco come i candidati possono gestire questa delicata fase del processo di assunzione.
1. Prendete l’iniziativa
Lynn Taylor dice “non passate il tempo a girare i pollici, aspettando. Fate qualcosa. Nella situazione occupazionale attuale è compito del candidato prendere il toro per le corna e ‘inseguire’ le risorse umane dell’azienda. Continuate a oliare la ruota del processo di assunzione senza rendervi fastidiosi”
2. Create un piano d’attacco
David Parnell dice che se chiamate e spedite e-mail troppo spesso diventerete sia fastidiosi che disperati; d’altro canto se non comunicate abbastanza, sembra che non abbiate rispetto e interesse per l’azienda; “è importante creare una routine per mantenere viva la comunicazione con la selezionatrice. Ponetevi come obiettivo un determinato numero di tentativi all’interno di un limitato lasso di tempo. Se ricevete un responso, fantastico; se non lo ricevete, lasciate perdere e dedicatevi ad un’altra azienda senza sprecare ulteriore prezioso tempo.”
3. Siate gentili
Taylor suggerisce “siate sempre gentili nella vostra comunicazione sia tramite e-mail che al telefono, anche se siete indispettiti dall’azienda. È possibile che le risorse umane siano ancora nel bel mezzo della procedura di scrematura dei candidati e non abbia ancora preso una decisione. Oppure è possibile che vi ritengano più idonee ad una posizione diversa all’interno della loro organizzazione e pensino di contattarvi quando questa diventa disponibile. Il vostro livello di professionalità nella comunicazione farà impressione. Spesso ciò che vi distingue è come gestite gli ostacoli.”
4. Controllate il vostro social network per connessioni
Hoover suggerisce di controllare Facebook, LinkedIn e Twitter per vedere se avete ex colleghi oppure amici che attualmente lavorano presso l’azienda con la quale stiate dialogando “se scoprite un collegamento, cercate di ottenere un riconoscimento pubblico oppure chiedete loro di cercare di scoprire a che punto del processo di selezione l’azienda si trova.”
5. Valutate il responso che ricevete prima di fare la prossima mossa
Taylor consiglia: “se quando contattate le risorse umane il responso è caloroso allora avete l’opportunità per dialogare con più frequenza. Se invece il responso è freddo, non sprecate troppo tempo con ulteriori tentativi di dialogo. Spesso il non ricevere risposta è una risposta.”
6. Scalate la “catena di comando”
Parnell afferma “con tutto il rispetto per il personale delle risorse umane, se non ricevete una risposta dopo un certo numero di tentativi, scalate la catena di comando e contattate un superiore. In base alla mia esperienza, più in alto si va, maggior rispetto il candidato riceverà. Contattare direttamente la persona per la quale lavorereste può invigorire la procedura o almeno chiuderla una volta per tutte.”
7. Seguite il vostro istinto e siate realistici
Parnell dice: “non create delle inutili illusioni sul perché non vi rispondono. Se il vostro istinto vi dice di cercare altrove, statelo a sentire.”
8. Aggiornate il datore di lavoro
Assicuratevi di tenere il potenziale datore di lavoro aggiornato su novità relative alla sfera professionale di entrambi durante la vostra conversazione evitando quindi che quest’ultima diventi solo una conversazione a senso unico per il vostro beneficio.
9. Non prendetela sul personale
Taylor tranquillizza: “per tutto quello che ne sapete è possibile che il posto di lavoro per il quale siete stati intervistati sia stato eliminato a causa dei tagli di budget. La maggior parte delle aziende non vuole che questa notizia venga pubblicata e quindi opta per il silenzio.”
10. Utilizzate questa esperienza per imparare alcune cose sull’azienda
Nonostante il processo di gestione del dopo colloquio non rifletta sempre la cultura aziendale può spesso fari capire alcune cose al riguardo. È quindi possibile che decidiate che l’azienda non faccia per voi in futuro anche se offre possibilità di lavoro.
Ognuno come può…
Abbi Gioia!
Giannicola
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