“Il primo maestro mi giudicava un inetto, negato alla danza“, così raccontava Rudolf Nureyev. Anche da Misty Copeland c’è molto da imparare sotto questo aspetto…
In poche parole (non ha avuto una vita facile. Ha iniziato il balletto al Boys and Girls Clubs e ad un’età molto più adulta -13 anni – rispetto alla maggior parte delle ballerine. Sua madre e l’insegnante di danza combattevano l’un l’altra in una triste – per lei – battaglia per la custodia. E in più, nel mondo del balletto, fatto quasi esclusivamente di bianchi) e in pochi secondi, la sua storia:
Da Vogue: In questa intervista Misty Copeland ci apre il cuore a proposito del suo amore per la danza, un amore misto di sofferenza. La sua è la classica storia americana con protagonisti sogni e sogni rinviati. La storia incredibile di un dono datole da Dio ma anche un dono che avrebbe potuto benissimo rimanere quiescente, celato sia a Misty che all’intero mondo viste le condizioni socio-economiche, le opportunità e le origini della sua famiglia. Misty ci parla dei colpi di scena del destino che hanno voluto che ad una ragazzina tredicenne di una città dell’entroterra del Sud della California venisse offerto l’ingresso ad una delle professioni più esclusive, costose ed inaccessibili, grazie all’essersi trovata in un campo da basket dove stava frequentando lezioni di danza gratuite.
Qualche consiglio (in inglese)…
2 – sii paziente e vivi nel momento
3 – ricordati Perché balli
4 – sii te stessa
5 – promuovi te stessa
“Quando noi danziamo fino all’alba la luna ha pietà di noi” – Canto Indiano Arapaho
MistyCopelandhomepage
Ognuno come può…
Abbi Gioia!
Giannicola
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