Nel 1992 uno scrittore italiano fu chiamato a tenere, presso la Harvard University, le prestigiose Norton Lectures.
E non più di due estati fa Nicola Bonnet (amico parigino dotato di straordinaria intelligenza, insolita sensibilità e sterminata cultura) mi consigliò di leggere questo libro, piacevolissimo, del Maestro Umberto Eco.
«La conoscenza del mondo diventa dissoluzione della compattezza del mondo» si legge nelle Lezioni Americane; la Leggerezza è dunque la prima caratteristica delle Sei passeggiate così come è la prima proposta di Calvino per questo millennio.
E proprio a Calvino sono legate queste Sei passeggiate.
Le Passeggiate non ambiscono al distacco critico e all’oggettività ma, al contrario, pongono il lettore e la sua visione del mondo (potremmo chiamarla “mappa”…) in primo piano, quasi egli fosse il personaggio principale del mondo della finzione letteraria.
È l’interpretazione, insomma, ad essere messa in risalto e la metafora del bosco suggerisce il modo di attraversarlo.
Adesso tu vuoi (arrivati a questo punto), in una parola, la descrizione per le Sei passeggiate!
Mmmmmmmm….
Vediamo un po’…
Direi un “MELTIN’ POT”!
Sì, un interessantissimo calderone che unisce parti apparentemente separate, che incoraggia ai nessi più imprevedibili (propone eroismo!), che si basa sulla elevata quantità di conoscenze di chi scrive ma che lascia il lettore a stabilire un nuovo rapporto con la sua propria comprensione (potremmo chiamarla “allargare la ZdC”…?).
La metafora del passeggiare all’interno di un testo narrativo ci fornisce dunque un modello (chi partecipa ai nostri corsi può percepire sottili sfumature quando uso certi termini…) per la Comprensione e conferma l’interesse primario di Eco per il metodo: è un sistema di lettura, un procedimento d’interpretazione, un metodo per entrare e per fruire di un bosco narrativo nel quale puoi incontrare di tutto (che si trovi nel bosco!).
Il lettore, al quale queste lezioni sono dedicate ed è il vero protagonista del libro; viene aiutato ad orientarsi nel caotico mondo delle sue scelte quotidiane e di come è attento (e a che cosa) e interpreta la sua realtà.
Il mondo si è aperto: ora esiste il bosco!
Vuoi farci un salto (ops! una passeggiata) anche tu?
Stavo per dimenticare di dirti che, alla fine, quello che ho scritto… è solo la mia interpretazione!
Abbi gioia
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