Due righe su Willy Coyote:
è un personaggio dei fumetti (quelli del mio tempo!) che corre dietro (senza acchiapparlo mai) a Beep Beep (spacciato per uno struzzo ma è “realmente” un road runner). Willy si cimenta in folli inseguimenti (del suo sogno) che hanno come scenario le solitarie autostrade americane che attraversano il deserto e i canyon. E il coyote, non molla mai!
Willy Coyote è un genio e questo mi piace, inventa di tutto (trappole, esche, inganni, seduzioni, ecc…) per prendere Beep Beep ma inevitabilmente finisce con un pugno di mosche in mano.
Oltre alla genialità si può osservare (basta un solo episodio) che nonostante venga regolarmente schiacciato da giganteschi massi o venga investito da un treno o venga spiaccicato al suolo dopo un volo infinito dalla cima di una montagna, lo si ritrova sempre pieno di determinazioni (e questa qualità mi piace ancora di più) e perso in qualche diverso e nuovo sistema per ottenere sempre lo stesso obiettivo: prendere Beep Beep.
Willy Coyote è focalizzatissimo sull’obiettivo!
Parlando in privato, la settimana scorsa, con un grande imprenditore (fattosi da sé, di prima generazione, alla… Willy) chiedevo quali fossero, per lui, le abilità necessarie a creare l’impero che ha (500 dipendenti). Mi ha risposto (volgendo lo sguardo in basso a sinistra… questo è solo per intenditori!) così: “Giannicola, ci vogliono due qualità per me fondamentali: la prima è lo spirito di sacrificio che se non hai non arrivi da nessuna parte; la seconda è crederci. Se non ci credi tu chi ci può credere al posto tuo? Ho reinvestito ogni anno gran parte del fatturato, iniziando con l’impegnarmi la mia stessa casa che era l’unica cosa che avevo…”
Quello che m’interessa osservare nelle persone che hanno ottenuto un risultato concreto è di ricavare il processo intimo che ha prodotto un risultato. Lo faccio tutte le volte che posso. Per capirci, non sono interessato a quanti soldi ha, a che macchina guida o a dove va in vacanza, nemmeno alla sua visibilità pubblica (che possono essere un punto d’arrivo o no) ma a come sia arrivato ad ottenere quei risultati. A cosa ci sia dietro. A cosa ci sia dentro quella persona che possa essere acquisita e di cui potersi appropriare.
La determinazione e la preparazione ad ottenere quel risultato.
Oltre ad osservare le persone di successo (oggi) mi interessa che persona di “insuccesso” sia stata ieri…! Sì, confesso, se non si fosse capito, sono un fan di Willy Coyote.
Significa che per ottenere un risultato positivo, spesso, è necessario passare attraverso gli insuccessi dei Canyon.
Chi riesce oggi è colui che non si è arreso ieri!
Te lo ripeto, chi riesce oggi è colui che non si è arreso ieri!
Si nota, in chi ottiene quello in cui crede, un forte senso di focus (ci crede) ed una forte determinazione per superare ostacoli di ogni genere (spirito di sacrificio).
Te lo ripeto: “ciò che conta non è la volontà di vincere: quella ce l’hanno tutti. Ciò che conta è la volontà di prepararsi a vincere” (leggi altro post).
Quello che noto in tantissimi, in contrapposizione a quanto detto fin qui per l’illuminato imprenditore, è il disinteresse per il presente e la mancanza di prospettive per il futuro.
Attenzione alla parola magica presente.
Non significa solo momento attuale, vuol dire anche regalo…
Il dono di una vita, il dono di talenti preziosi, un dono da celebrare quotidianamente e per sempre. L’indifferenza, la mancanza di amore e di interesse per se stessi è forse il peggior male per un essere umano.
Ricordo le parole del mio più grande maestro che mi portò davanti allo specchio e mi disse: “vedi quello lì (ero io), bene, più ti curi di lui oggi e meglio starai tu domani…”
Chi non si cura di sé non sa più come cavarsela arrivato ad un certo punto della propria esistenza; e qualsiasi cosa a lui affidata gli si erige di fronte insormontabile, come un monte.
È un mix di sentimenti provenienti da pensieri confusi e il risultato più osservabile è che si detesta tutto ciò che si ha e si desidera ciò che non si possiede.
Non si cerca di trovare una soluzione a quell’obiettivo ma lo si cambia completamente: si cambia lavoro, si cambia partner, si cambiano amicizie, sarebbe come se Willy cambiasse Beep Beep…
Che tristezza!
Viene a mancare un obiettivo attraente (sempre Beep Beep), e questa perdita di focus ti trascina in un vuoto senza fine.
A causa di questo stato di disagio la vita appare senza più certezze, e quello che puoi fare oggi (perché puoi farlo) lo rimandi a… chissà quando!
Consapevolezza dei propri limiti e iniziare dal necessario (da se stessi) è un utile strategia per porre le basi verso un meraviglioso avvenire.
Ma agire oggi, adesso!
La fuga dalla situazione attuale o il far finta che “non sia nulla” è la grande illusione: trovare al di fuori di sé una via d’uscita.
Se davanti ad ogni iniziativa ti chiedi “a che pro?” la tua vita si trasforma rapidamente in un deserto.
Per affrontare stati d’inerzia, insomma, ritrova la cura al tuo interno, guardati allo specchio e abbi cura dell’immagine riflessa, trova uno scopo dentro di te (forse hai dimenticato qual è ma se cerchi lo ritrovi) e riprenderai a gioire per una vita piena di soddisfazioni, anche per le più piccole invenzioni giornaliere (che necessitano ancora di molte messe a punto); vero Willy Coyote?
Io intanto aspetto paziente e fiducioso la puntata, l’ultima, nella quale Willy coronerà il suo sogno… Ci credo!
Ognuno come può!
Abbi gioia
Giannicola.
Giancarlo dice
Bellissimo l’esempio del simpaticissimo sfigato Willy Coyote!
Essendoci cresciuto insieme lo sento un personaggio molto vicino.
Mi può risultare utile come ancora, se ben impostata. Se si guarda al percorso e al processo può essere produttivo. Ma se si guarda al risultato finale ed al contenuto, può apparire inefficace e quindi improduttivo.
(..agli occhi di un non-intenditore…)
Sei d’accordo maestro?
Per quanto riguarda l’imprenditore, dovrebbe essere un K (sia per LEM che per predicati verbali, anche se non é evidentissimo)(metaprog.: rif. interno, associato, verso)
Ho indovinato?
Enjoy your life
Giancarlo