Ero venuto in Australia per imparare da me, e non dai libri altrui, che cos’erano le Vie dei Canti, e come funzionavano.
Naturalmente non sarei arrivato al nocciolo della questione, né intendevo arrivarci. A Adelaide avevo domandato a un’amica se conosceva un esperto, e lei mi aveva dato il numero di telefono di Arkady.
“Ti spiace se uso il mio taccuino? “
” Fa’ pure “.
Tirai fuori di tasca un taccuino con la copertina di tela
cerata, tenuto chiuso da un elastico.
“Bello” commentò.
“Li compravo a Parigi, ma adesso non li fanno più”
“A Parigi?” ripeté inarcando un sopracciglio, come se fosse la cosa più snob che avesse mai sentito.
Poi mi strizzò l’occhio e riprese il discorso.
Puoi continuare la lettura sul sito moleskine da dove ho preso queste righe.
Il libro è “Le vie dei canti” di Bruce Chatwin e quello che mi ha rapito sono le seguenti parole: ero venuto in Australia per imparare da me, e non dai libri altrui, che cos’erano le Vie dei Canti, e come funzionavano.
Ognuno come può.
Abbi gioia
Giannicola
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